Volete scappare per un week-end romantico? O devi assentarti per lavoro? Come fai a dirlo a tuo figlio? Senza sentirti colpevole, senza che lui abbia paura e senza che tu "puzzi" di paura...
Ci ho pensato anche io e ci ho pensato tanto. A parte per le giornate di corso, ho raramente lasciato le mie bambine da sole per più giorni. Avevo paura che sentissero la mia mancanza e che chiedessero dove diavolo era finita la mamma (ego materno!).
E poi avevo anche paura che approfittassero della bontà dei nonni e di tornare poi in una "terra di nessuno" dove tutte le regole che avevamo pacificamente istituito si fossero frantumate in mille pezzettini... (doppio ego materno!!).
Mettiamola così. Pensavo troppo e non in modo utile. Ecco, in questo Vlog ho pensato a TRE accorgimenti da rispettare per assentarsi e come preparare i tuoi figli (o solo un lui o una lei).
1Scegli quando dirglielo in base all'età. Per i bambini sotto i tre anni di età, suggerirei di dirlo con poco preavviso: la mattina stessa per la giornata o il giorno prima, per un paio di volte, se parti la mattina seguente di buon ora.
Questo perché i bambini dall'anno ai tre anni non hanno la nozione del tempo. Ci hanno messo mesi per capire la differenza tra notte e giorno... Figuriamoci tra mattina e pomeriggio. Per loro, ogni volta che si risvegliano è un nuovo giorno, anche se si tratta della nanna pomeridiana. E' inutile angosciarli con troppa aspettativa di separazione perché tanto non capiscono e si aspettano chissà cosa per nulla...
2Per loro tutto è nuovo, quindi usa un tono calmo e rassicurante anche per questa... novità. Gli hai parlato della scuola materna con tranquillità. Era qualcosa che andava fatto e basta. Gli hai presentato l'uso del vasino e poi del water perché era qualcosa che andava fatto.
Per ogni novità, tra l'uso della forchetta o del bicchiere, hai usato un tono di voce calmo e sereno. Pertanto, se annunci la vostra idea di assentarvi per il week-end con tensione, paura, senso di colpa... Lo sai benissimo che i figli annusano questi sentimenti meglio di cani segugio. Quindi, respira e rilassati. Anche se fosse una "fuga d'amore" (anzi, ormai definiamole di "fughe di silenzio") della coppia, ve la meritate e diteglielo s-e-r-e-n-a-m-e-n-t-e.
3Concentratevi su di loro, sul loro mondo. Ok, assentarsi ci sta, ma è controproducente dire che farete cose speciale, vi divertirete un sacco e - peccato - loro non possono venire. Se vi concentrate sul mondo dei vostri figli, loro sentiranno meno la vostra mancanza e si creeranno l'aspettativa di tutte le cose speciali che capiteranno a loro in vostra assenza.
Un w-e a casa dei nonni? Giochi speciali con la baby sitter che adorano? Possibilità di fare cose nuove? Di ingannare (benevolmente) nonni e baby sitter sui regolamenti di casa? Concentratevi sui loro vantaggi e arriveranno a dire: "Evviva, mamma e papà se ne vanno per qualche giorno!".

In coaching con Debora » Il Percorso individuale di Figli Felici, include 3 ore (suddivisibili), scambio email illimitato, compiti mentali da eseguire, la Formazione Online “Figli Felici” e vuole aiutare il/i genitore/i a relazionarsi meglio con i figli per guidarli a livello comportamentale, nella gestione ed esplorazione delle emozioni, nel relazionarsi in famiglia e fuori. Debora Conti è autrice, formatrice, Trainer di PNL a livello internazionale e Coach professionista. È dottoressa in lingue e in psicologia e ha conseguito diversi master. Ha scritto vari libri di crescita personale tra cui alcuni best seller. Ha ideato specifici metodi di auto-aiuto e ama divulgare in modo semplice e pratico solo ciò che trova utile.
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L’intento dell’autore è quello di dare “il metodo” di studio allo studente e al genitore che legge questo libro. Non è questione di memoria o di capacità straordinarie, è solo questione di metodo ci dice e tutta la prima parte del libro è dedicata alla sua presentazione. La seconda parte del libro entra nel dettaglio dell’applicazione del metodo di studio e delle tecniche di memoriaper diversi temi: imparare un elenco, dei concetti, una lingua, un capitolo di una materia scolastica…
L’autore intende fornire consigli e riflessioni sul mondo dei bambini, da zero a sei anni, rispondendo a tutte le perplessità e dubbi che i genitori si pongono nell’affrontare il delicato mestiere di genitori; osservazione, ascolto e rispetto sono la base del rapporto genitori – figli.
L’autrice analizza il tema del rapporto tra i figli e genitori separati, suggerendo modalità comunicative e comportamentali per la gestione del delicato processo di separazione, che va affrontato nel rispetto del benessere dei bambini. Bambini che hanno diritto di essere informati, con le giuste parole, su ciò che accade e accadrà nella loro vita. L’autrice affronta tematiche quali la gestione dei figli, scuola e rapporti con i nuovi partner.
Le due autrici parlano ai genitori per imparare ad ascoltare veramente gli intenti dei figli e per farsi capire da loro, mettendosi al giusto livello comunicativo con rispetto. Questo libro insegna al genitore come comunicare senza punire e con le giuste regole, come promuovere l’autostima e aiutare i nostri figli ad affrontare i loro sentimenti.
L'intento dell'autrice è quello di metterci in guardia dall'ipergenitorialità, un modello nato con i millennials americani e che si sta diffondendo anche in Europa generando ragazzi insicuri, ansiosi, dipendenti e impazienti. Nella prima parte del libro l'autrice ci parla dall'ipergenitorialità, mentre nella seconda parte si dedica all'undergenitorialità.
L'intento degli autori è quello di mostrare una facile via per adottare la disciplina sin dai primi mesi di nascita dei nostri figli. Grazie all'introduzione della disciplina come guida naturale del neonato che sperimenta il mondo attorno a sé, la disciplina diventa uno strumento presto compreso e presto adottato dal bambino stesso.
L’autore intende offrire una serie di riflessioni sull’infanzia e sull’adolescenza basate su osservazioni sul campo e interviste a ragazzi, genitori e insegnanti. Vengono analizzate le criticità dei ruoli della famiglia e della scuola e le esigenze di autorevolezza e coerenza nella relazione educativa.
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Questo libro è stato letto da migliaia di genitori e tradotto in diverse lingue. L’autore vuole accompagnare i lettori genitori in modo molto pratico e chiaro su come gestire l’educazione dei figli nei vari aspetti: mostra cosa non fare e poi cosa fare e perché. Lo fa con fumetti simpatici che invogliano alla lettura e con esempi semplici esplicativi.
L’autrice presenta in modo semplice ed esaustivo i pilastri della PNL, un approccio terapeutico che insegna nuovi modi di vedere e di gestire il modo in cui comunichiamo. Attraverso intuizioni, studi su casi specifici e consigli, l’autrice traccia il percorso che porterà le mamme e i papà a diventare più forti ed efficaci, a riconoscere schemi ricorrenti nel comportamento e nella comunicazione, a osservare e a ricevere i feedback e ad attuare infine quei cambiamenti necessari per portare un nuovo senso di sicurezza nel ruolo di genitore.
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L’autrice pone a latere il suo know-how di Life Coach e confessa che, da madre, si sia trovata agli inizi impreparata, ecco perché ha approfondito gli studi con la Positive Discipline e lo Yale Parenting Method. In questo libro vuole aiutare i neo-genitori da 0 a 5 anni ad affrontare i grandi cambiamenti che un bambino porta con sé: aiutarli a conoscere e a gestire le sue emozioni, capire e comprendere perché il suo cervello è così diverso da quello degli adulti e adeguare comportamenti e parole di conseguenza.
In questo libro l’autrice si rivolge ai genitori con tante lettere scritte da adolescenti con i quali è entrata in contatto. L’intento è proprio quello di dare voce ai ragazzi che a volte non vengono ascoltati, a volte capiti o interpellati. Nan Coosemans aiuta il genitore a capire meglio e ad agire con suggerimenti mirati.
L’intento è quello di preparare i genitori all’adolescenza. L’autrice tocca tematiche importanti e difficili come la sessualità, l’uso di droghe, la percezione del corpo che cambia, l’accettazione e l’aggressività dei figli da interpretare nel modo giusto.