Chiamalo vizio, brutta abitudine, automatismo... Si tratta sempre di quel meccanismo incontrollato e che viaggia su un binario diverso da quello della nostra forza di volontà e che chiamiamo abitudine inconscia.

Sull'onda del bel video su TED del professor Judson Brewer, in questo articolo ti parlo di stimoli inconsci e del meccanismo delle ricompense.
TRIGGER - BEVAHIOUR - REWARD
Come supporto stimolante e divertente a questo paragrafo ti consiglio la App gratuita dello psicologo, "Craving to Quit" (Desideroso di smettere), ideata per far smettere di fumare il 21 giorni usando la consapevolezza, altresì detta Mindfulness. Anche solo per conoscenza dei meccanismi e spendere 15 minuti per ripassare il tuo inglese, ti consiglio di scaricarla. E' fatta bene e semmai un giorno ideassi una App per Giusto Peso Per Sempre mi ispirerei a questa.
- Il Trigger è l'elemento scatenante, ciò che innesca il meccanismo che poi diventa incontrollato perché gestito a un livello inconscio. Dei biscotti, mangiati quella sera in solitudine per farsi una coccola... La sigaretta, fumata dal più figo della classe...
- Il Behaviour è, naturalmente, il comportamento che ne consegue: di emulazione nei confronti del più figo della classe e quindi mi accendo una sigaretta; di ricerca del benessere nei biscotti la sera davanti alla televisione.
- Il Reward è la ricompensa ottenuta: ho placato il senso si solitudine mangiando i biscotti; mi sento figo come James Dean o Robert Pattinson.
Questa triade di eventi mentali presto automatici non ci dice due cose fondamentali però:
1 Che la ricompensa tende a scomparire e presto rimane l'abitudine inconscia solamente come un automatismo e sparisce il benessere chimico. Quindi, presto si mangeranno i biscotti davanti alla televisione ma non ci si sentirà più bene come le prime volte, lo si fa e basta. Senza pensarci, senza consapevolezza.
2 Che la mente tende a generalizzare, ciò significa che se inizio a usare cibo o sigarette per sentirmi bene o diminuire lo stress, domani sarà probabile che la mia mente cercherà questi stessi mezzi per altre esigenze emotive: prendersi un momento per sé, sentirsi amati da sé, importanti, farsi coraggio, forza, svagarsi, concentrarsi...
Secondo Brewer nel video su Ted, la nostra mente inconscia impara ad utilizzare un mezzo per sopravvivere, mezzo che poi, abitudine inconscia appresa, è lo stesso che ci porta alla distruzione.
Brewer promuove la Mindfulness, in pratica la presa di coscienza consapevole e senza giudizio. Jon Kabat-Zinn, medico e esperto di Mindfulness e gestione dello stress dice che Mindfulness è prestare attenzione a qualcosa seguendo le seguenti tre indicazioni:
- attivamente, di proposito
- nel momento presente
- e senza giudizio.
Consapevolezza curiosa e disincantamento
Nella sua video presentazione su TED, Brewer utilizza proprio l'idea della consapevolezza curiosa per notare ciò che accade (che sia fumare una sigaretta che consciamente non voglio o che sia abbuffarsi davanti alla televisione dopo cena) e porsi le seguenti domande: Come mi sento? Quale emozione mi ha portato a attivare l'azione? Come mi sento quando metto in atto questa azione? Come risulta l'azione? E' neutra? Piacevole? Cosa mi porta? Cosa mi resta e come mi sento dopo?
Pur continuando a mangiare quei biscotti extra fame o fumando quelle sigarette, Brewer suggerisce un approccio di consapevolezza senza giudizio. Il supporto viene dalla Yale University che ha testato questo metodo e dice che è valido il doppio di metodi proibizionisti e basati sull'imposizione della cosa giusta. Qui non si è più passivi nel processo ma attivi come osservatore fuori dal cerchio e liberi di uscire per sempre dal processo automatico.
La forza di volontà non è sufficiente perché le abitudini inconsce lavorano ad un livello diverso. La Mindfulness suggerita da Brewer permette di dissociarsi dall'automatismo e lasciar andare l'abitudine inconscia perché ormai non è più governata a un livello inconscio. Quel disincantamento, distacco, generato dalla curiosità consapevole/consapevolezza curiosa permette di cambiare senza imposizione a un livello viscerale e per sempre.
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Debora Conti è autrice, formatrice, Trainer di PNL a livello internazionale e Coach professionista. È dottoressa in lingue e in psicologia e ha conseguito diversi master. Ha scritto vari libri di crescita personale tra cui alcuni best seller. Ha ideato specifici metodi di auto-aiuto e ama divulgare in modo semplice e pratico solo ciò che trova utile.
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