È importante fare attenzione alle parole, sia a quelle che facciamo uscire dalla nostra bocca sia a quelle che lasciamo circolare libere e indisturbate nel nostro dialogo interiore. Impariamo a fare attenzione alle parole negative.
In questo passaggio tratto da libro Ascolta i grilli e scendi dall’ottovolante troverai degli esempi di linguaggio esagerato e dannoso per il nostro sistema nervoso, e quello di chi ci ascolta. È veramente un disastro o lo diciamo per “scherzare”? Vediamo quando le parole “grosse” fanno o non fanno effetto… e danno! Buona lettura.
NON ESAGERARE CIÒ CHE VUOI CAMBIARE
PAROLE come disastro, tragedia, maledizione, tracollo e aggettivi come sconvolgente, pessimo, definitivo, infernale, maligno lasciali ai momenti comici, o agli altri.
Se sto scherzando con gli amici e per rendere l’idea ho bisogno di esagerare un po’, tutto è concesso: per effetto o per comicità. Se però sto raccontando seriamente come va la mia vita sentimentale, dire: “La mia relazione è un disastro totale” non giova molto alla percezione che ho di essa e alle possibilità che penso di avere per gestirla.
Se ho litigato con qualcuno e voglio calmarmi, non sarà certo vantaggioso ripetermi: “Come sono arrabbiato”, “Che cafone”, “Che odio profondo sento per lui” eccetera. Soprattutto perché, che io abbia ragione o torto, provare odio e rabbia per lungo tempo (cioè, più di 5 o 10 minuti) non fa mai bene!
Dire e dirsi che raggiungere un obiettivo è difficile di solito non giova alla motivazione e al miglioramento. L’enfasi e l’indugio su emozioni non utili, soprattutto quando riguardano la tua situazione personale, non fa affatto bene.
Non enfatizzare ciò che non ti è utile emotivamente o ciò che vuoi cambiare.
E TU? E I TUOI CARI? E GLI ALTRI?
Come parli della tua giornata? È sempre una tragedia o ogni tanto è normale routine? Se tendi spesso a enfatizzare, è il tuo «stile», è la tua vita o provi forti emozioni non utili troppo di frequente? E se fosse solo una brutta abitudine anche questa?
Ti è mai capitato di aspettare in sala d’attesa dal medico ed essere stracontento che fosse il tuo turno per non dover più subire il racconto dei vari mali degli altri pazienti?
Ah, signora, sapesse, io ho delle placche in gola. Non ho mai provato così male in vita mia!
Non lo dica a me, ieri mi è capitato ancora di svenire, ah, che brutto, non lo auguro a nessuno!
Ieri invece ho vissuto una vera e propria tragedia, camminavo e mi si è bloccato il ginocchio e ora è gonfio.
Eh??! Cosa dovrebbe dire allora chi è seriamente malato o soffre di un grave handicap?
Per ora ti chiedo solo di riflettere e domandarti se tu enfatizzi troppo e, in tal caso, di prestare più attenzione alla scelta dei tuoi aggettivi. Per quanto riguarda gli altri, i tuoi cari, gli amici e in generale le persone per cui ogni giorno è una tragedia o un disastro irreparabile, ne parleremo ancora più avanti. Per adesso divertiti a scovarli e a distinguere i comportamenti che ritieni giusti da quelli che ritieni sbagliati.
In questo passaggio tratto da libro Ascolta i grilli e scendi dall’ottovolante troverai degli esempi di linguaggio esagerato e dannoso per il nostro sistema nervoso, e quello di chi ci ascolta. È veramente un disastro o lo diciamo per “scherzare”? Vediamo quando le parole “grosse” fanno o non fanno effetto… e danno! Buona lettura.
NON ESAGERARE CIÒ CHE VUOI CAMBIARE
PAROLE come disastro, tragedia, maledizione, tracollo e aggettivi come sconvolgente, pessimo, definitivo, infernale, maligno lasciali ai momenti comici, o agli altri.
Se sto scherzando con gli amici e per rendere l’idea ho bisogno di esagerare un po’, tutto è concesso: per effetto o per comicità. Se però sto raccontando seriamente come va la mia vita sentimentale, dire: “La mia relazione è un disastro totale” non giova molto alla percezione che ho di essa e alle possibilità che penso di avere per gestirla.
Se ho litigato con qualcuno e voglio calmarmi, non sarà certo vantaggioso ripetermi: “Come sono arrabbiato”, “Che cafone”, “Che odio profondo sento per lui” eccetera. Soprattutto perché, che io abbia ragione o torto, provare odio e rabbia per lungo tempo (cioè, più di 5 o 10 minuti) non fa mai bene!
Dire e dirsi che raggiungere un obiettivo è difficile di solito non giova alla motivazione e al miglioramento. L’enfasi e l’indugio su emozioni non utili, soprattutto quando riguardano la tua situazione personale, non fa affatto bene.
Non enfatizzare ciò che non ti è utile emotivamente o ciò che vuoi cambiare.
E TU? E I TUOI CARI? E GLI ALTRI?
Come parli della tua giornata? È sempre una tragedia o ogni tanto è normale routine? Se tendi spesso a enfatizzare, è il tuo «stile», è la tua vita o provi forti emozioni non utili troppo di frequente? E se fosse solo una brutta abitudine anche questa?
Ti è mai capitato di aspettare in sala d’attesa dal medico ed essere stracontento che fosse il tuo turno per non dover più subire il racconto dei vari mali degli altri pazienti?
Ah, signora, sapesse, io ho delle placche in gola. Non ho mai provato così male in vita mia!
Non lo dica a me, ieri mi è capitato ancora di svenire, ah, che brutto, non lo auguro a nessuno!
Ieri invece ho vissuto una vera e propria tragedia, camminavo e mi si è bloccato il ginocchio e ora è gonfio.
Eh??! Cosa dovrebbe dire allora chi è seriamente malato o soffre di un grave handicap?
Per ora ti chiedo solo di riflettere e domandarti se tu enfatizzi troppo e, in tal caso, di prestare più attenzione alla scelta dei tuoi aggettivi. Per quanto riguarda gli altri, i tuoi cari, gli amici e in generale le persone per cui ogni giorno è una tragedia o un disastro irreparabile, ne parleremo ancora più avanti. Per adesso divertiti a scovarli e a distinguere i comportamenti che ritieni giusti da quelli che ritieni sbagliati.

In coaching con Debora » Il Percorso individuale di Life Coaching, include 5 ore (suddivisibili), scambio email illimitato, compiti mentali da eseguire, la Formazione Online “Mindset & Obiettivi” e accompagna il/la cliente a ottenere obiettivi relazionali, comportamentali, lavorativi o emotivi. Debora Conti è autrice, formatrice, Trainer di PNL a livello internazionale e Coach professionista. È dottoressa in lingue e in psicologia e ha conseguito diversi master. Ha scritto vari libri di crescita personale tra cui alcuni best seller. Ha ideato specifici metodi di auto-aiuto e ama divulgare in modo semplice e pratico solo ciò che trova utile.
Seguimi su Instagram
Blog di Indipendenza Emotiva
-
Le DOMANDE per MIGLIORARE e CRESCERE
Una volta un trainer me la spiegò così: domande di qualità, vita di qualità. Domande mediocri, vita mediocre. Parliamo di domande per migliorare la vita e da farsi sia davanti... Prosegui qui con l'Indipendenza Emotiva
-
Evitare il negativo “non” quando, come e perché
Ce lo dicono un po’ tutti nel mondo del coaching e dell’auto-aiuto: di non usare il “non”, di non usare il negativo quando parliamo con la mente inconscia, vediamo il... Prosegui qui con l'Indipendenza Emotiva
-
Il corso INDIPENDENZA EMOTIVA in rima
Dopo la frequentazione del corso dal vivo di Indipendenza Emotiva, Alessia ha voluto scrivere dei versi in rima che - oltre che farci sorridere - condensano la bella e formativa... Prosegui qui con l'Indipendenza Emotiva
-
Il concetto di ESPOSIZIONE per la CRESCITA PERSONALE
In psicologia si usa il concetto di "ESPOSIZIONE" per diminuire l'ansia dei pazienti. Riprendo questo concetto combinato con i Livelli Logici di Robert Dilts a vantaggio della tua... Prosegui qui con l'Indipendenza Emotiva
-
Il LINGUAGGIO della MENTE INCONSCIA
L'errore più grande che possiamo commettere nella gestione della nostra crescita personale, nel cambiamento o risoluzione degli errori è quello di pensare di risolvere tutto... Prosegui qui con l'Indipendenza Emotiva
-
Come cambiare coinvolgendo la mente inconscia (1) – Il flusso
Primo di tre video per le prossime news, torno a un argomento a me molto caro: l’apprendimento nella crescita personale con il coinvolgimento della mente inconscia. Prosegui qui con l'Indipendenza Emotiva

Corso Online

Corso di PNL per i tuoi obiettivi e relazioni
Gestisci i tuoi obiettivi con il giusto Mindset e la mente inconscia. Lavora per te, per il tuo futuro e per le tue relazioni di oggi. Questa formazione unica e completa ti svelerà i segreti della comunicazione con la tua mente inconscia per ottenere ciò che vuoi e per relazionarti con le persone attorno a te. Dimentica la procrastinazione, dimentica la frustrazione, dimentica le relazioni dannose. Con questa formazione online “Mindset & Obiettivi” ottieni tre formazioni complete e ti formi quando vuoi, quante volte vuoi con Debora Conti e nel gruppo di supporto. Ottieni video, audio, mappe, manuali e aggiornamenti futuri inclusi.
Più visti ieri sul blog di Indipendenza Emotiva
-
Quali sono i tuoi valori? Esercizio di PNL per elicitare i valori
Ecco qui da eseguire il classico esercizio sui valori in PNL: a cosa tieni? Cosa ti motiva? Elicitare (cioè scoprire, lett. "tirare fuori") i propri valori in PNL è utile per... Prosegui qui con l'Indipendenza Emotiva
-
Le DOMANDE per MIGLIORARE e CRESCERE
Una volta un trainer me la spiegò così: domande di qualità, vita di qualità. Domande mediocri, vita mediocre. Parliamo di domande per migliorare la vita e da farsi sia davanti... Prosegui qui con l'Indipendenza Emotiva
-
7 motivi per cominciare a cambiare: 6. Immaginare è vivere
Questo sesto motivo per cui è il momento giusto, ora, per iniziare a cambiare è tratto dalle primissime pagine del libro “Ascolta i grilli e scendi dell’ottovolante”. Qui... Prosegui qui con l'Indipendenza Emotiva
-
Il gioco di Pollyanna – The Glad Game
Perché il gioco di Pollyanna potrebbe essere utile a noi adulti? Perché leggere il libro “Pollyanna” potrebbe aiutarci ad accrescere un mindset flessibile? Ecco qui perché... Prosegui qui con l'Indipendenza Emotiva