

Felicità, Seligman e Contributo al Mondo
Un’indagine della rivista "The American Freshman" ha monitorato i valori di studenti tra gli anni Sessanta e oggi nel Duemila e dal 2000 in poi. La priorità negli anni Sessanta era “sviluppare una filosofia di vita significativa”, negli anni Duemila la priorità assoluta era di “fare un sacco di soldi”.

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Quelli che volevano perseguire un senso nella vita erano scesi dall’86% al 40%. Cosa era accaduto nel frattempo? Capitalismo, individualismo, corsa verso l’ultimo tostapane o lavatrice allora e oggi l’ultimo cellulare, che per alcuni costa come lo stipendio di un mese. Perché? Ma soprattutto: dove siamo oggi in questo percorso evolutivo… o involutivo?
Nel 1998, Martin Seligman ha “inventato” la psicologia positiva. Prima, lui stesso racconta che se si sedeva accanto a qualcuno in aereo o in treno e diceva di essere psicologo, la gente lo guardava strano, si girava dall’altra parte per paura di essere psicanalizzato.
Lo psicologo prima del Duemila era quello che cercava ciò che andava storto in te. Oggi, se in aereo dice di essere uno psicologo - racconta Seligman - al tipo seduto accanto, questi si interessa e magari fa domande sul cervello e le neuroscienze. Oggi, ribadisce Seligman, possiamo guardare dentro ai nostri disturbi, alla struttura dei disturbi e alla struttura della felicità. E molta di questa struttura è data dalla nostra mente.
Come percepiamo l’unione con gli altri? Come percepiamo le sfide? Sono tragedie o sfide? La felicità è diventata chiara, anche grazie alla Psicologia Positiva, e alla portata di tutti... E il controvalore di chi nel Duemila diceva che voleva solo fare un sacco di soldi, ora sono le migliaia di persone alla ricerca del senso nella vita.
I valori non si sono persi, sono sempre stati lì e oggi - anche grazie alla psicologia positiva - abbiamo capito che il benessere va oltre il piacere o la gioia transitoria. La felicità può nutrirsi di contributo al mondo, in qualsiasi forma lo si voglia perseguire questo contributo al mondo, che può essere: scrivere, disegnare educare figli, alunni, tenere pulite le strade del proprio quartiere, mettere piante sui propri balconi, inquinare il minimo, ascoltare qualcuno, mettersi nei panni di chi ci apre il loro cuore, mettere passione nel proprio lavoro e pensare sempre - sempre - che qualcuno beneficerà del nostro operato, anche se “solo” nella classe in cui insegni, nel quartiere in cui abiti, nella cerchia di amicizie che frequenti.
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Raffaele Morelli, La vera cura sei tu, Mondadori
L’intento dell’autore è quello di insegnarci a prenderci cura di noi stessi e a trovare da soli la via della guarigione. Non cerchiamo le risposte altrove, non giudichiamoci, affidiamoci a noi stressi e lasciamo fluire l’energia dentro di noi – ricorda l’autore. Il libro presenta 13 mosse per prendersi cura di sé. L’autore riprende la saggezza degli antichi, da Platone a Lao Tse per curare l’anima.



Silvia Di Luzio, Il cuore è una porta, Amrita edizioni
Presentare il cuore e la sua generosità al lettore e mostrare quanto sia molto di più di una pompa meccanica. Andare oltre e parlare del concetto di salute oggi e come lo intende la DiLuzio. Finora la medicina si è focalizzata sulla malattia, tralasciando la maggior parte di quei 50 trilioni di cellule che abitano il nostro corpo e che, in presenza di una patologia, restano ancora sane. Per l’autrice è un po’ come guardare a una bella poesia e focalizzarsi solo sull’eventuale errore di ortografia.



Lucia Giovannini, Mi merito il meglio, Ed. Sperling e Kupfer
Con questo libro l’autrice vuole fornire un manuale molto pratico con una sequenza di lezioni proposte in modo da accompagnare il lettore nel raggiungimento della consapevolezza interiore. Lucia Giovannini crede fermamente che ognuno di noi abbia una sua potenzialità e debba individuare lo scopo per il quale è sulla terra e il contributo che può offrire. Può farlo attraverso questo testo, immedesimandosi nei personaggi che rappresentano diverse tipologie di essere umani, e anche grazie alle riflessioni e domande proposte mano a mano che si avanza nella lettura.



Monica Morganti, Gestire la rabbia. Mindfulness e mandala per imparare a controllare e usare questa emozione travolgente, Franco Angeli
L’autrice intende far scoprire al lettore quale è la vera origine della rabbia, un’emozione negativa spesso repressa anche a causa delle regole imposte dalla società. I test auto-valutativi proposti permettono al lettore di conoscersi meglio e di scoprire le radici della propria rabbia interiore. Pratiche essenziali per la guarigione sono la mandalaterapia e la scrittura creativa.



Andrea Magrin, Non penso dunque sono, Youcanprint
L’intento dell’autore è quello di far sperimentare al lettore la possibilità di liberarsi da stress, paure, sofferenze e fargli scoprire cosa si nasconde al di là della mente, aumentando significativamente la propria percezione e sensibilità. L’autore si augura che questo suo libro possa rappresentare un punto di svolta per il lettore che sperimenta il suo metodo e desidera tirar fuori quante più persone possibili dalla tossicodipendenza causata dalle emozioni.



Coach & Speaker
Debora Conti è autrice, coach e speaker. Trainer di PNL riconosciuta a livello internazionale e Coach professionista dal 2005 in Italia.