Mi scrive una mamma il cui figlio ha paura della siringa. In questo caso si tratta di siringa, ma conosco altri bambini che hanno paura del dentista e si agitano talmente tanto ch rendono impossibile qualsiasi intervento del medico. Conosco una bambina che al pronto soccorso non voleva farsi aiutare per paura del dolore, l'hanno fermata in sette. Ecco qui cosa mi scrive mamma R. sulla paura della siringa:
«Ciao Debora, ho un problema da sottoporti perché davvero non so come aiutare il mio bambino. Per motivi di salute da sempre, da quando aveva 15 gg, e ancora oggi si deve sottoporre ad esami del sangue. Una volta erano molto frequenti, anche 2 volte al mese, ora "solo" una volta l'anno. Lui è terrorizzato dagli aghi e la sua incapacità di controllarsi porta il personale medico, dopo vari tentativi di tranquillizzarlo, a tenerlo fermo con la forza... cosa che ovviamente provoca danni ulteriori e aumenta la paura la volta successiva!
Lui ammette che non fa poi tanto male (ha quasi otto anni) ma non riesce a controllarsi. Ho provato a raccontargli che è il dolore di un momento, che passa in fretta... ma ovviamente non sono convincente. Ho anche cercato di distrarlo, facendolo pensare ad altro tipo la buonissima brioche che avrebbe mangiato dopo... ma niente sembra funzionare. So che quest'ultima cosa è una sciocchezza ma davvero non so come aiutarlo.
Puoi aiutarmi per favore? So che questa cosa non diventerà mai piacevole, ma vorrei davvero che riuscisse a non viverla così male. O comunque vorrei tanto riuscire a fare e dire cose utili, incoraggianti e che lo rassicurino.
Grazie per l'aiuto, R.»
Ecco la mia risposta a R. Come mio solito non do soluzioni ma pongo il genitore in situazione di porsi domande utili. Questo per due motivi: io sono la coach e non "quella con tutte le risposte" e poi il genitore conosce 100 volte meglio le dinamiche nella propria famiglia, come potrei io intromettermi suggerendo un pacchetto predefinito su come gestire la paura della siringa? Ecco la mia risposta con domande:
«Cara R., nulla è sciocco quando vogliamo aiutare i nostri figli a non avere paura. Mi spiace tantissimo per lui e per te. Vediamo... tu lo prepari qualche giorno prima con un tono di voce super tranquillo? Ha avuto occasione di vedere te o altri che si fanno la puntura e non capita nulla? Tipo quando andate dal dottore non si può guardare un adulto? Ho cercato su you tube e in effetti ci sono molte cavolate e video che renderebbero fobico chiunque!
Io direi che le cose più importanti sono che tu lo prepari prima, anche due ore prima e che tu mantenga sempre un atteggiamento empatico e un tono tranquillo. Potresti anche raccontargli qualcosa di cui tu avevi paura da piccola, così da farlo sentire compreso? Questo è molto importante per loro (e per tutti noi!).
Ultima cosa: potresti provare il film al contrario suggerito in PNL. Cioè la scorsa volta che ha fatto il prelievo, potreste rivedere la scena da quando è finito tutto (che era sano e salvo), poi attraverso il pianto, i suoi movimenti e l'agitazione, fino a quando si è seduto o è entrato dal dottore. Il tutto rivederlo al contrario più volte e sempre più velocemente. Dovrà diventare una scenetta ASSURDA e divertente. Se tu lo fai con un atteggiamento divertente sarà un gioco. Questa tecnica è come una mini "fast-phobia cure" di Programmazione neurolinguistica e viene usata con un sonoro divertente che dovresti canticchiare o mettere in sottofondo, come questo:
Ti prego di farmi sapere quando sarà la prossima volta e cosa avrai fatto tu. Per lui sarà elemento di grande fierezza per se stesso se lo passa anche solo un pochino meglio 🙂 Debora»
Ecco R. che mi risponde e che mi racconta un evento spaventoso dell'anno scorso e di come l'esempio di un adulto non è servito a nulla in passato:
«Ciao Debora Grazie x la risposta e per i suggerimenti. Il prelievo sarà sabato. Inizierò oggi stesso con i tuoi suggerimenti del film al contrario. Per quanto riguarda far vedere un adulto che fa un prelievo... Già provato. L'anno scorso è stato operato e prima di mettere l'ago a lui l'hanno messo a me (intendo quello per flebo che poi rimane x tutta la degenza) ma non ha avuto effetto positivo... Vero è che la situazione era decisamente spaventosa x un bambino. Ti farò sapere com'è andata. Grazie x il momento»
Ecco R. che qui mi racconta dopo il prelievo di sabato e di come è andata la gestione della paura della siringa. Direi bene, no?
«Ciao Debora, il prelievo è andato decisamente meglio. Un po' di paura e pianto c'è stato, ma non è stato necessario tenerlo fermo e dopo anche lui era decisamente orgoglioso di come si era comportato.
Abbiamo fatto il film al contrario dell'ultimo prelievo fatto. Già di per sé era divertente perché lui strillava, l'infermiera gli ha chiesto se gli faceva male e lui ha risposto "A dire il vero no!!" mentre aveva ancora l'ago in vena.
Abbiamo riso molto su questa cosa e farlo nei giorni precedenti al contrario l'ha reso ancora più divertente. L'abbiamo ripetuto alcune volte anche prima di fare il prelievo. Il film al contrario ha decisamente funzionato e per lui autostima alle stelle!!! Lo riproporrò anche l'anno prossimo. Grazie mille davvero!! R.»
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Ecco i 9 articoli più visti del blog di Debora Conti nella categoria "Figli Felici". Debora Conti è autrice, formatrice, Trainer di PNL riconosciuta a livello internazionale e Coach professionista dal 2006 in Italia.
In coaching con Debora » Il Percorso individuale di Figli Felici, include 3 ore (suddivisibili), scambio email illimitato, compiti mentali da eseguire, la Formazione Online “Figli Felici” e vuole aiutare il/i genitore/i a relazionarsi meglio con i figli per guidarli a livello comportamentale, nella gestione ed esplorazione delle emozioni, nel relazionarsi in famiglia e fuori. Debora Conti è autrice, formatrice, Trainer di PNL a livello internazionale e Coach professionista. È dottoressa in lingue e in psicologia e ha conseguito diversi master. Ha scritto vari libri di crescita personale tra cui alcuni best seller. Ha ideato specifici metodi di auto-aiuto e ama divulgare in modo semplice e pratico solo ciò che trova utile. In coaching con Debora » Il Percorso individuale di Figli Felici, include 3 ore (suddivisibili), scambio email illimitato, compiti mentali da eseguire, la Formazione Online “Figli Felici” e vuole aiutare il/i genitore/i a relazionarsi meglio con i figli per guidarli a livello comportamentale, nella gestione ed esplorazione delle emozioni, nel relazionarsi in famiglia e fuori. Scopri i riassunti di libri di crescita personale, consigliati da Debora, concetti chiave di comunicazione e psicologia online, consigli utili per la relazione di coppia, guide best seller per la genitorialità e riassunti online sullo sviluppo personale che sono stati aggiunti in Disiato.com nella categoria Genitorialità! Paolo Crepet, Non siamo capaci di ascoltarli, Einaudi
Lucia Rizzi, Fate Famiglia! Regole e consigli per prevenire i conflitti, sciogliere tensioni e vivere felici insieme, Bur
T. Berry Brazelton e Joshua D. Sparrow, Il tuo bambino e… la disciplina, Raffaello Cortina Editore, trad. C. Marchetti
Janet Lansbury, No bad kids, JLML Press
Michele De Santis, PNL per genitori, Area 51 Publishing
Vittorino Andreoli, Lettera a un insegnante, Rizzoli
Scopri i riassunti di libri di crescita personale, consigliati da Debora, concetti chiave di comunicazione e psicologia online, consigli utili per la relazione di coppia, guide best seller per la genitorialità e riassunti online sullo sviluppo personale che sono stati aggiunti in Disiato.com nella categoria Genitorialità! Isabelle Filliozat, Le emozioni dei bambini, Pickwick, trad. G. Romagnoli
Asha Phillips, I no che aiutano a crescere, Feltrinelli, trad. L. Cornalba
Eduard Estivill, Dormi bambino dormi, Feltrinelli, trad. G. Denis
Janet Lansbury, No bad kids, JLML Press
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Debora Conti, Il linguaggio emotivo dei bambini, Sperling e Kupfer
Howard Gardner, Educazione e Sviluppo della mente, Centro Studi Erickson, trad. G. Lo Iacono
John Gottman, Intelligenza emotiva per un figlio, Bur, trad. A. Di Gregorio, B. Lotti
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L’autore intende offrire una serie di riflessioni sull’infanzia e sull’adolescenza basate su osservazioni sul campo e interviste a ragazzi, genitori e insegnanti. Vengono analizzate le criticità dei ruoli della famiglia e della scuola e le esigenze di autorevolezza e coerenza nella relazione educativa.
L’intento di questo libro è quello di aiutare i genitori nella gestione delle dinamiche familiari attraverso una serie di regole, consigli ed esercizi pratici, che trasformino «la vita domestica in una palestra dove allenare una squadra vincente».
L'intento degli autori è quello di mostrare una facile via per adottare la disciplina sin dai primi mesi di nascita dei nostri figli. Grazie all'introduzione della disciplina come guida naturale del neonato che sperimenta il mondo attorno a sé, la disciplina diventa uno strumento presto compreso e presto adottato dal bambino stesso.
L'intento di Janet Lansbury è quello di mettersi alla pari di altri genitori. Ex attrice e modella, ha sempre desiderato essere mamma e poi si è trovata totalmente spiazzata. Solo dopo essersi formata con Magda Gerber, ha capito che prima si dà amore, attenzione e cura al bambino e poi – solo poi – ci si potrà permettere di lasciarlo giocare tranquillamente da solo, e si potrà tirare finalmente un sospiro di sollievo.
Con questo libro l’autore intende fornire ai genitori nuovi spunti per un approccio alla comunicazione quotidiana tra genitori e figli basata sull’utilizzo di efficaci tecniche di Programmazione Neurolinguistica.
L'intento dell'autore è quello di rivalutare il ruolo dell’insegnante che è un mestiere fondamentale per una società che si vuol ritenere civilmente avanzata portando i giovani all’interno del vasto mondo.
L'intento dell'autrice è quello di aiutare concretamente i genitori a comprendere e poi agire con e per i propri figli. La splendida Isabelle aiuta i genitori ad aiutare i figli a conoscere e gestire le emozioni. Possiamo sviluppare il quoziente emotivo dei nostri figli? La risposta è sì.
L'autrice si chiede perchè sia così difficile dire no e porre dei limiti quando ci relazioniamo con i bambini. La difficoltà può essere legata al nostro vissuto, alla situazione del momento e a mille altri fattori che possono condizionarci. Attraverso episodi di vita vissuta, l'autrice vuole dimostrare che, in una prospettiva a lungo termine, quel "no" che tanto ci costa si rivela utile e di stimolo verso lo sviluppo delle capacità e potenzialità dei nostri bambini.
L’autore intende offrire indicazioni pratiche e utili ai genitori che desiderano insegnare a dormire ai propri figli. Il metodo presentato è stato sperimentato con più di tremila bambini con disturbi del sonno, e per quanto possa sembrare difficile e faticoso applicarlo, il successo è garantito.
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L’autrice pone a latere il suo know-how di Life Coach e confessa che, da madre, si sia trovata agli inizi impreparata, ecco perché ha approfondito gli studi con la Positive Discipline e lo Yale Parenting Method. In questo libro vuole aiutare i neo-genitori da 0 a 5 anni ad affrontare i grandi cambiamenti che un bambino porta con sé: aiutarli a conoscere e a gestire le sue emozioni, capire e comprendere perché il suo cervello è così diverso da quello degli adulti e adeguare comportamenti e parole di conseguenza.
L’intento dell’autore e dei suoi colleghi di Harvard è quello di «sperimentare forme di insegnamento e di valutazione più individualizzate» attraverso lo studio dell’applicazione della teoria delle intelligenze multiple sulla didattica, sull’apprendimento e sul rendimento scolastico.
Aiutare i genitori di oggi a diventare “genitori-allenatori”, coltivando empatia e ascolto. Inoltre, Gottman si rivolge ai genitori come coppia e dedica gli ultimi due capitoli al ruolo del padre.