Metamodello: cancellazioni, distorsioni e generalizzazioni - Cosa significa quando " cancelliamo"  informazioni utili alla nostra comunicazione? Oppure quando ne "distorciamo" il significato o " generalizziamo" troppo? Significa che stiamo parlando usando il linguaggio del Metamodello di Richard Bandler e John Grinder e della PNL (Programmazione Neuro Linguistica). Debora Conti è autrice best seller di libri di crescita personale, Life coach professionista dal 2005, Trainer di PNL per la Society of NLP e laureata in psicologia. È docente di coaching per CCA Italia per migliorare i tuoi incontri di COACHING. e continua a formarsi con Master di livello internazionale.

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Metamodello: cancellazioni, distorsioni e generalizzazioni


Cosa significa quando " cancelliamo" informazioni utili alla nostra comunicazione? Oppure quando ne "distorciamo" il significato o " generalizziamo" troppo? Significa che stiamo parlando usando il linguaggio del Metamodello di Richard Bandler e John Grinder e della PNL (Programmazione Neuro Linguistica)

Cosa significa quando " cancelliamo" informazioni utili alla nostra comunicazione? Oppure quando ne "distorciamo" il significato o " generalizziamo" troppo? Significa che stiamo parlando usando il linguaggio del Metamodello di Richard Bandler e John Grinder e della PNL (Programmazione Neuro Linguistica)

Metamodello: cancellazioni, distorsioni e generalizzazioni - Cosa significa quando " cancelliamo"  informazioni utili alla nostra comunicazione? Oppure quando ne "distorciamo" il significato o " generalizziamo" troppo? Significa che stiamo parlando usando il linguaggio del Metamodello di Richard Bandler e John Grinder e della PNL (Programmazione Neuro Linguistica) - Debora Conti

Il Metamodello serve per capire, imparare – e soprattutto – relazionarsi. Detto anche linguaggio di precisione, ricerca il COME funzionano i pensieri nella mente delle persone e “scava” nelle strutture delle nostre esperienze. Fu il primo modello linguistico studiato da Richard Bandler e John Grinder. È basato da principio sulla grammatica trasformazionale di Noam Chomsky e fu redatto proprio osservando i terapeuti Virginia Satir e poi Milton Erickson.

È uno strumento che va al di là (meta) del modello linguistico, per capire meglio il significato oltre le parole, per indagare situazioni, obiettivi, progetti, o per risultare più chiari nelle proprie esposizioni.

Il Metamodello aiuta ad andare dalla struttura superficiale di una frase alla sua struttura profonda. Infatti, la presupposizione “La mappa non è il territorio” di Alfred Korzybski si adatta alla struttura linguistica per cui la parola non è l’oggetto nominato. La nostra codifica può portare a un impoverimento della struttura e a una presentazione della “mappa” ambigua.

Il Metamodello aiuta a capire come le persone effettuano cancellazioni, distorsioni e generalizzazioni. Il Metamodello perciò segue la formulazione molto precisa di domande utili per estrapolare le strategie di pensiero, le strutture di schemi e comportamenti.

  • Esempio di cancellazione: “Sono stanco”
  • Esempio di distorsione: “Mi fai arrabbiare”
  • Esempio di generalizzazione: “Non ascolta mai i miei consigli”.

Richard Bandler e John Grinder costruirono un sistema di domande mirate per smontare il linguaggio quando impediva agli interlocutori di ampliare la mappa del territorio.

Ecco alcuni esempi di generalizzazioni

  • Quantificatori universali: “Nessuno mi può capire”, “Capitano sempre a me”, qui parole come: tutto, tutti, sempre, nessuno, mai, … sono usate per generalizzare una situazione, come se accadesse “sempre così”,
  • Operatori modali di necessità: “È necessario che tu lo faccia”, qui la frase diventa una regola di comportamento, è necessario, bisogna, non si deve…,
  • Operatori modali di possibilità: “Non ci riuscirò mai”, qui la frase enfatizza una possibilità o impossibilità, una credenza sulle capacità di farcela, con frasi del tipo “non si può”, “è impossibile”, “non lo farai”…

Ecco alcuni esempi di distorsioni

  • Lettura della mente: “So che non ti piaccio”, qui il difetto della frase sta nel presumere di poter interpretare i pensieri altrui e di entrare nella loro mente,
  • Equivalenza complessa: “Mi sgrida sempre, perché non gli interessa nulla di me”, qui chi parla dà per scontato il collegamento – non diretto né scontato – tra l’essere stato sgridato da una persona e ciò che questa persona prova in generale per lui,
  • Causa ed effetto: “Mi fa sempre uscire dai gangheri”, qui x porta a y (mentre prima è come se fosse x = y)
  • Performativo perso: “È sbagliato criticare così”, qui si distorce la fonte e eludendola si fa diventare una propria regola, una regola generalizzata. Omettendo la fonte, il pensiero espresso non è più giudizio personale ma acquisisce una certa ufficialità.
  • Presupposizioni: “Se sapesse quanto ho sofferto, non si rivolgerebbe così con me”, qui il “quanto ho sofferto” è dato per vero e non si discute, è vero nella mappa di chi parla.

Ecco alcuni esempi di cancellazioni

  • Semplice cancellazione: “Sono stanco”, qui viene cancellato il motivo per cui la persona che si esprime sia stanca e possono nascere molte incomprensioni. È tipico delle cancellazioni il classico “problema comunicativo” nelle coppie o sul lavoro,
  • Cancellazioni comparative: “È più gentile”, qui manca il termine di paragone, rispetto a chi?,
  • Nominalizzazioni: “Qui la gentilezza non è certo di casa”, “gentilezza” è una nominalizzazione, come tutte quelle parole che… non possono essere messe fisicamente in un “carretto”. Gentilezza esclude il soggetto mancante di gentilezza, la situazione, il ricevente, cosa si intende per “gentilezza”…
  • Nome non specifico: “Non gli interessa”, manca il soggetto che non si interessa,
  • Verbo non specifico: “Mi ha ferita”, manca il modo in cui la persona è stata ferita, basti pensare all’ambiguità fra l’essere ferita a parole o alzando le mani.

È importante conoscere le mancanze nella nostra comunicazione e in quella che ascoltiamo per poter colmare cancellazioni, distorsioni e generalizzazioni del Metamodello con domande che ricercano le risposte. Evitando così di farci delle "mappe del territorio" distorte e far nascere incomprensioni.

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