

Cos’è il metodo dei Ricordi?
Il dottor Joe Vitale e il musicista Daniel Barrett, nel loro libro "Il metodo dei ricordi", invitano a visualizzare il futuro ma... Come se fosse già accaduto: e questa è una grande novità! Ricordare la cosa "come se fosse già avvenuta" è simile a quello che fa il giocatore di scacchi quando visualizza una vittoria a livello mentale e lavora poi dopo a ritroso da lì. Infatti, la leggenda degli scacchi Garri Kasparov raccontò che durante una partita si trovava sempre molti passi avanti, rispetto alla situazione in un determinato momento, almeno tre o cinque mosse avanti.

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Il metodo dei ricordi è proprio questo. Opera in armonia con il principio della "Legge dell’Attrazione", che un concetto metafisico elaborato e che tutti noi conosciamo, elaborato già inizio del 1900, dallo scrittore del pensiero positivo, del nuovo pensiero, William Atkinson. In pratica, cosa succede? Quando una cosa sembra essere già accaduta e assume l'aria nebulosa di un ricordo, l'ego - quindi quella parte che definisce l'io e tutto il peso e le aspettative che porta con sé - allora, questa parte, difficile e dura, non riesce né a raggiungerla né a trovare un modo per evitarla. Perché già fatta. Perché già ottenuta. Ed è questo il bello, già parla di noi e del nostro vissuto. Tutto è più naturale con il metodo dei ricordi, è leggero e quindi scontato.
Quando invece, all'opposto, vogliamo qualcosa (e questo mi capita in coaching, quando una persona mi dice «Io lo voglio, ma temo di perderlo») allora quando vogliamo qualcosa, il nostro cervello può proprio rimuginare su un centinaio di modi per rovinare i piani... Una persona può dirsi frasi del tipo «Non sono abbastanza bravo», «Non sono pronto», «Non me lo merito», «Non posso», «Non dovrei», «Ci sono altre priorità», «Sono stanco» «Non ho tempo»...
Insomma, la lista sarebbe infinita. Invece, se ricordiamo una cosa, con il metodo dei ricordi, essa non può più essere evitata, può solo essere serenamente ricordata. Con accettazione, senza stress, senza aspettative, senza pressione.
E come si fa allora? Joe Vitale ci suggerisce veramente di immaginare l'avvenimento come già accaduto nei dettagli. Quindi, lui fa molta leva sui dettagli.
Adesso vi butto lì un esempio: «Ricordo che, quando mi sono laureato, ero vestito così. I miei cari mi aspettavano proprio con il tocco per farmelo indossare (il copricapo del laureato), con dei fiori, un grande mazzo bianco di fiori... Me lo ricordo perché tatà... Ricordo che poi siamo andati a festeggiare in quello specifico posto, abbiamo ordinato champagne e ci siamo divertiti con tale persone, tal altra persona»...
Oppure «Ricordo che erano mesi, che avevo già raggiunto il mio peso e quel giorno eravamo andati a fare una gita al lago. Lì in costume notai che... mi guardavo, riuscivo, facevo, ricevono apprezzamenti...» Quello che è, no.
L'ultima: «Ricordo che la notizia mi giunse tramite un'email. Così, inaspettatamente ricevetti questa e mail, con la notizia strabiliante che mi sconvolse la vita. Avevo finalmente raggiunto il mio proposito, dopo anni che lo perseguivo. La costanza era stata ripagata. Guardai fuori dalla finestra e ricordo che mi dissi "Lo sapevo"».
Dire nel ricordo una cosa che poi uno si dice, lo sapeva, è incredibile! Quindi, questi sono degli esempi / tre esempi così a caso come potrebbe essere usato il metodo dei ricordi. Provaci / provateci a vedere come funziona e vedrete che vi farà sentire bene questa cosa. L'ansia da prestazione sparirà automaticamente, perché andrà al passato remoto!
Leggi anche come Joe Vitale dica ciò che affermano da secoli i Giapponesi, spiegato in esclusiva da Masaru Emoto nel suo libri "I miracoli dell'acqua"
Il riassunto del libro in www.disiato.com
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Coach & Speaker
Debora Conti è autrice, coach e speaker. Trainer di PNL riconosciuta a livello internazionale e Coach professionista dal 2005 in Italia.