"Mamma mamma, Luchino ha fatto cadere il bicchiere" Come si affrontano le "spiate" dei fratelli? Cosa gli si dice? Quale atteggiamento migliore da mantenere?
Innanzitutto, perché i bambini fanno gli spioni sui loro fratelli (o a scuola sui compagni)?
Forse perché gli piace vederli nei guai? Forse perché vogliono vedere come se la cavano? O come reagiamo noi? O forse perché sono sinceramente preoccupati per l'infrazione che il fratello o la sorella ha appena commesso? Si prendono la responsabilità di vegliare sul fratello? Chissà... Forse un mix di tutte queste ragioni.
Detto questo, quale deve essere la nostra risposta di genitori attenti & al contempo positivi?
Dire "Non si fa gli spioni" non è granché: non insegna un comportamento alternativo e non risolve il problema. In quanto genitori attenti alla sicurezza dei nostri figli, vogliamo che il fratello o la sorella ci avvisi se c'è un pericolo.
"Noi abbiamo il letto a castello e Emma dorme sopra. Tessa ha quasi due anni e io ho chiesto a Emma di chiamarmi quando Tessa vuole salire sulle scale. Non voglio che salga da sola e le voglio solo stare dietro o eventualmente fornire un appoggio in più con la mia mano. Voglio restare in cameretta quando Tessa è sul letto a castello e devo aiutarla a scendere perché è semplicemente troppo bassa per fare tutto con cordinazione. "
I genitori che scelgono di fare più di un figlio li fanno perché vogliono che si supportino l'un l'altro per la vita, o almeno per me è stato così. E allora, è bene iniziarli allo spirito di cameratismo sin dall'inizio. Le spiate devono essere controllate.
E quindi, come selezionare la spiata giusta?
Con due domande chiave da porre al figlio che accorre:
- "È pericoloso? Sta distruggendo o rovinando qualcosa?"
Chiaramente dovrei già saperlo, in base a ciò che mi viene riferito sul comportamento. E in questo caso, vado. Altrimenti chiedo ancora - "Gli hai suggerito di fare qualcos altro piuttosto?/ di fare in altro modo piuttosto?"
Se no, invito il fratello a ritornare a proporre un a proposta. Se sì, cioè se ha già proposto una alternativa, allora bisogna alleviarlo da responsabilità non sue. Si può usare una frase del tipo: "Bravissimo/a. È bello che cerchi di aiutare tuo fratello/ tua sorella. Se non ti ha ascoltato non sei tu il responsabile delle sue scelte. Sarà lei/lui a rendersi conto della scelta più giusta prima o poi".
Questo intervento ha tre effetti positivi:
- crea legame tra loro e poco interventismo da parte del genitore,
- li aiuta a essere responsabili delle loro azioni,
- promuove in loro una logica di problem solving. Idea ispirata da living,loving,laughing.

In coaching con Debora » Il Percorso individuale di Figli Felici, include 3 ore (suddivisibili), scambio email illimitato, compiti mentali da eseguire, la Formazione Online “Figli Felici” e vuole aiutare il/i genitore/i a relazionarsi meglio con i figli per guidarli a livello comportamentale, nella gestione ed esplorazione delle emozioni, nel relazionarsi in famiglia e fuori. Debora Conti è autrice, formatrice, Trainer di PNL a livello internazionale e Coach professionista. È dottoressa in lingue e in psicologia e ha conseguito diversi master. Ha scritto vari libri di crescita personale tra cui alcuni best seller. Ha ideato specifici metodi di auto-aiuto e ama divulgare in modo semplice e pratico solo ciò che trova utile.
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Scopri i riassunti di libri di crescita personale, consigliati da Debora, concetti chiave di comunicazione e psicologia online, consigli utili per la relazione di coppia, guide best seller per la genitorialità e riassunti online sullo sviluppo personale che sono stati aggiunti in Disiato.com nella categoria Genitorialità! Alessio Roberti, Le parole per crescere tuo figlio, Macro edizioni
Alan Kazdin, Il figlio ribelle, DeAgostini, trad. I. Spreafico
Michele De Santis, PNL per genitori, Area 51 Publishing
Adele Faber e Elaine Mazlish, Come parlare perché i bambini ti ascoltino & Come ascoltare perché ti parlino, Mondadori, trad. C. Libero
Judy Bartkowiak , PNL per le mamme e i papà, Alessio Roberti ed., trad. G. Fort
Anna Oliverio Ferraris, Sopravvivere con un adolescente in casa, Bur
Scopri i riassunti di libri di crescita personale, consigliati da Debora, concetti chiave di comunicazione e psicologia online, consigli utili per la relazione di coppia, guide best seller per la genitorialità e riassunti online sullo sviluppo personale che sono stati aggiunti in Disiato.com nella categoria Genitorialità! Asha Phillips, I no che aiutano a crescere, Feltrinelli, trad. L. Cornalba
Debora Conti, Il linguaggio emotivo dei bambini, Sperling e Kupfer
Giorgio Nardone, Emanuela Giannotti, Rita Rocchi, Modelli di famiglia, Ed. TEA.
Jessica Alexander, Iben Sandahl, Il metodo danese per crescere bambini felici ed essere genitori sereni, Newton, trad. F. Gianotti Tabarin
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Mel Levine, A modo loro, Mondadori, trad. A. Baldo
Howard Gardner, Educazione e Sviluppo della mente, Centro Studi Erickson, trad. G. Lo Iacono
Anna Oliverio Ferraris, Sopravvivere con un adolescente in casa, Bur
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A detta di Maria Rita Parsi, psicologa e psicoterapeuta, che ne scrive la prefazione, questo libro è stato scritto «nell’intento di illustrare alcuni percorsi affettivi ed educativi del rapporto quotidiano tra genitori e figli, indaga tutti i canali della prassi comunicativa - verbale, non verbale e paraverbale - a dimostrazione del fatto che non solo sulle parole, ma anche sul sorriso, sulla postura, sullo sguardo, sui gesti, sul tono della voce si deve e si può lavorare per la riuscita di un’educazione sentimentale consapevole e radicante».
L’autore presenta il suo metodo e cura l’aspetto scientifico di ciò che propone ai genitori. Insiste sull’illogicità di certe punizioni e propone semplici metodi pratici per promuovere la giusta condotta. Perché, dice, partendo dalla giusta condotta i rapporti si risanano e gli equilibri in famiglia ritornano.
Con questo libro l’autore intende fornire ai genitori nuovi spunti per un approccio alla comunicazione quotidiana tra genitori e figli basata sull’utilizzo di efficaci tecniche di Programmazione Neurolinguistica.
Le due autrici parlano ai genitori per imparare ad ascoltare veramente gli intenti dei figli e per farsi capire da loro, mettendosi al giusto livello comunicativo con rispetto. Questo libro insegna al genitore come comunicare senza punire e con le giuste regole, come promuovere l’autostima e aiutare i nostri figli ad affrontare i loro sentimenti.
L’autrice presenta in modo semplice ed esaustivo i pilastri della PNL, un approccio terapeutico che insegna nuovi modi di vedere e di gestire il modo in cui comunichiamo. Attraverso intuizioni, studi su casi specifici e consigli, l’autrice traccia il percorso che porterà le mamme e i papà a diventare più forti ed efficaci, a riconoscere schemi ricorrenti nel comportamento e nella comunicazione, a osservare e a ricevere i feedback e ad attuare infine quei cambiamenti necessari per portare un nuovo senso di sicurezza nel ruolo di genitore.
L’intento è quello di preparare i genitori all’adolescenza. L’autrice tocca tematiche importanti e difficili come la sessualità, l’uso di droghe, la percezione del corpo che cambia, l’accettazione e l’aggressività dei figli da interpretare nel modo giusto.
L'autrice si chiede perchè sia così difficile dire no e porre dei limiti quando ci relazioniamo con i bambini. La difficoltà può essere legata al nostro vissuto, alla situazione del momento e a mille altri fattori che possono condizionarci. Attraverso episodi di vita vissuta, l'autrice vuole dimostrare che, in una prospettiva a lungo termine, quel "no" che tanto ci costa si rivela utile e di stimolo verso lo sviluppo delle capacità e potenzialità dei nostri bambini.
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L’intento di Jessica, mamma americana trapiantata in Danimarca e sposata a un danese, e di Iben, psicoterapeuta danese, è quello di presentare in modo semplice e concreto un metodo accessibile, armonioso e solidale di vivere, nel rispetto reciproco e ricercando sempre quella essenziale intimità famigliare hygge.
L’autrice analizza il tema del rapporto tra i figli e genitori separati, suggerendo modalità comunicative e comportamentali per la gestione del delicato processo di separazione, che va affrontato nel rispetto del benessere dei bambini. Bambini che hanno diritto di essere informati, con le giuste parole, su ciò che accade e accadrà nella loro vita. L’autrice affronta tematiche quali la gestione dei figli, scuola e rapporti con i nuovi partner.
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L’intento dell’autore e dei suoi colleghi di Harvard è quello di «sperimentare forme di insegnamento e di valutazione più individualizzate» attraverso lo studio dell’applicazione della teoria delle intelligenze multiple sulla didattica, sull’apprendimento e sul rendimento scolastico.
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