Ti sei ripromessa/o mille volte che non avresti mai più urlato, eppure capita... in una frazione di secondo, parti a raffica e urli. Frasi che non ti appartengono, che tu non diresti mai... a volte sembrano frasi di altri tempi.
...in questo articolo voglio spiegarti il perché e perché non è colpa tua. Il metodo Figli Felici è attento SIA alla crescita serena dei nostri figli, utilizzando i migliori strumenti in circolazione, SIA ad aiutare il genitore a sentirsi all'altezza e a migliorare il migliorabile.
Il sistema limbico del nostro cervello è quella parte del nostro cervello che gestisce le emozioni, è quella parte che per semplicità io chiamo inconscia. Quella parte che non ha freni inibitori (per questo viene aiutata dalla neocorteccia), quella parte del cervello a cui non interessa apprendere le regole della società e del rispetto per gli altri, quella parte che segue le leggi emotive della sopravvivenza: paura, fuga, rabbia, ribellione, chiusura, attaccamento, reazione, depressione...
Urliamo perché la parte cosciente di noi, la parte razionale e in controllo, la neocorteccia, in pratica, è bypassata, un po' come se andassimo in tilt. Urliamo perché il sistema limbico riprende il controllo per un istante. E in quell'istante "perdiamo la brocca" e urliamo.
Il cervello è come se non riuscisse a reggere altri capricci, altre grida, altre marachelle e allora: TILT, e si urla per sopravvivenza cerebrale.
Ecco in pratica come funziona.
Le informazioni arrivano comunque alla nostra comprensione. Passano dall'amigdala e lei decide dove inviarle, o alla neocorteccia (dove pensiamo) o al sistema limbico. Se le informazioni che arrivano provocano un sovraccarico, vanno direttamente al sistema limbico (per velocità di reazione, è un modo di funzionamento sviluppato per sopravvivenza). Ciòdetto, la logica e il ragionamento qui non ci sono. La reazione emotiva, per liberare le emozioni dal sistema nervoso e per reagire agli eventi, è immediata... e si tratta delle urla del genitore verso il figlio.
Perché frasi che sembrano di altri, o di altri tempi?
A volte poi pare che non siamo noi a urlare, a dire quelle frasi, quelle espressioni... Ci sembra di sentire nostra madre o nostro padre. Non c'è affatto da stupirsi. È proprio così. Anche se sono passati decenni, quelle sono frasi che sono rimaste in noi, nel nostro profondo e ci hanno segnato emotivamente: chi le conserva senza troppo coinvolgimento emotivo, chi ha imparato a reagire, chi si è fatto soverchiare...
In ogni caso, quelle frasi ritornano e in quei momenti di tilt razionale riemergono, perché sono la prima soluzione che la mente abitudinaria (inconscia) conosce. Vorrei subito rassicurarti, non ti stai trasformando in tua madre, è solo che alcune memorie riemergono in momenti emotivamente travolgenti. Qui un articolo che spiega COME correggere queste frasi che emergono inaspettatamente e inconsciamente.
Ecco infine perché non devi sentirti in colpa.
Quando poi ci si sfoga e ci si calma, il controllo ritorna a livello corticale e riprendiamo a ragionare. Rinsaviamo e ci sentiamo subito in colpa. Una battuta che gira sui social recita: "Dietro ogni grande figlio, c'è una MAMMA che è abbastanza sicura di aver rovinato tutto". Ci sono due modi per reagire al senso di colpa: la spinta motivazionale a cambiare o la resa. In questo articolo ti dimostro come si può controllare la reazione emotiva delle urla, naturalmente ti consiglio vivamente di arrenderti alle urla. si può cambiare e si deve per il bene di tuo figlio.
Tuttavia, non saremo mai perfetti...
Siamo fatti così, una parte che ragiona e migliora, una parte che, comunque e inevitabilmente, a volte prenderà il sopravvento. Perché è giusto così, perché se non fosse così non potremmo sopravvivere a certe emozioni... E allora, se alle volte, in futuro, ti capiterà ancora di urlare, vorrà dire che il tuo cervello aveva bisogno di decomprimere. Farai in modo di urlare meglio, con un linguaggio più propositivo e per il minor numero di secondi possibili.
Se vuoi approfondire l'argomento, leggi anche: Come evitare (per quanto possibile) di urlare ai bambini.
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Ecco i 9 articoli più visti del blog di Debora Conti nella categoria "Figli Felici". Debora Conti è autrice, formatrice, Trainer di PNL riconosciuta a livello internazionale e Coach professionista dal 2006 in Italia.
In coaching con Debora » Il Percorso individuale di Figli Felici, include 3 ore (suddivisibili), scambio email illimitato, compiti mentali da eseguire, la Formazione Online “Figli Felici” e vuole aiutare il/i genitore/i a relazionarsi meglio con i figli per guidarli a livello comportamentale, nella gestione ed esplorazione delle emozioni, nel relazionarsi in famiglia e fuori. Debora Conti è autrice, formatrice, Trainer di PNL a livello internazionale e Coach professionista. È dottoressa in lingue e in psicologia e ha conseguito diversi master. Ha scritto vari libri di crescita personale tra cui alcuni best seller. Ha ideato specifici metodi di auto-aiuto e ama divulgare in modo semplice e pratico solo ciò che trova utile. In coaching con Debora » Il Percorso individuale di Figli Felici, include 3 ore (suddivisibili), scambio email illimitato, compiti mentali da eseguire, la Formazione Online “Figli Felici” e vuole aiutare il/i genitore/i a relazionarsi meglio con i figli per guidarli a livello comportamentale, nella gestione ed esplorazione delle emozioni, nel relazionarsi in famiglia e fuori. Scopri i riassunti di libri di crescita personale, consigliati da Debora, concetti chiave di comunicazione e psicologia online, consigli utili per la relazione di coppia, guide best seller per la genitorialità e riassunti online sullo sviluppo personale che sono stati aggiunti in Disiato.com nella categoria Genitorialità! Daniel J. Siegel, Tina Payne Bryson, La sfida della disciplina, Raffaello Cortina Editore, Trad. C. Marchetti
John Gottman, Intelligenza emotiva per un figlio, Bur, trad. A. Di Gregorio, B. Lotti
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Nan Coosemans, Quello che i ragazzi non dicono, Sperling e Kupfer
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Debora Conti, Il linguaggio emotivo dei bambini, Sperling e Kupfer
Daniel J. Siegel, Tina Payne Bryson, La sfida della disciplina, Raffaello Cortina Editore, Trad. C. Marchetti
Piero Ferrucci, I bambini ci insegnano, Mondadori
Scopri i riassunti di libri di crescita personale, consigliati da Debora, concetti chiave di comunicazione e psicologia online, consigli utili per la relazione di coppia, guide best seller per la genitorialità e riassunti online sullo sviluppo personale che sono stati aggiunti in Disiato.com nella categoria Genitorialità! Eduard Estivill, Dormi bambino dormi, Feltrinelli, trad. G. Denis
Nan Coosemans, Quello che i ragazzi non dicono, Sperling e Kupfer
Eva Millet, Felici e imperfetti – Come smettere di fare gli ipergenitori, Longanesi, C. Marseguerra
Janet Lansbury, No bad kids, JLML Press
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I due autori mostrano una via rispettosa all’educazione, distinguono la differenza tra punizioni e la disciplina, insegnano a connettersi prima di educare e di scoprire sempre il perché emotivo e un insegnamento che accompagni la correzione. Per tutto il libro il concetto di disciplina è spiegato e mostrato con molti esempi a fumetti, semplici ed esplicativi.
Aiutare i genitori di oggi a diventare “genitori-allenatori”, coltivando empatia e ascolto. Inoltre, Gottman si rivolge ai genitori come coppia e dedica gli ultimi due capitoli al ruolo del padre.
L’intento dell’autore e dei suoi colleghi di Harvard è quello di «sperimentare forme di insegnamento e di valutazione più individualizzate» attraverso lo studio dell’applicazione della teoria delle intelligenze multiple sulla didattica, sull’apprendimento e sul rendimento scolastico.
In questo libro l’autrice si rivolge ai genitori con tante lettere scritte da adolescenti con i quali è entrata in contatto. L’intento è proprio quello di dare voce ai ragazzi che a volte non vengono ascoltati, a volte capiti o interpellati. Nan Coosemans aiuta il genitore a capire meglio e ad agire con suggerimenti mirati.
L'autrice si chiede perchè sia così difficile dire no e porre dei limiti quando ci relazioniamo con i bambini. La difficoltà può essere legata al nostro vissuto, alla situazione del momento e a mille altri fattori che possono condizionarci. Attraverso episodi di vita vissuta, l'autrice vuole dimostrare che, in una prospettiva a lungo termine, quel "no" che tanto ci costa si rivela utile e di stimolo verso lo sviluppo delle capacità e potenzialità dei nostri bambini.
L'intento dell'autore è quello di aiutare le persone a migliorare le loro vite, illustrare il percorso educativo dei bambini attraverso il funzionamento del cervello e offrire strumenti e strategie da applicare tutti i giorni per coltivare l'intelligenza emotiva, quella razionale, l'autocontrollo, la creatività, la memoria, l'empatia.
Questo libro è stato letto da migliaia di genitori e tradotto in diverse lingue. L’autore vuole accompagnare i lettori genitori in modo molto pratico e chiaro su come gestire l’educazione dei figli nei vari aspetti: mostra cosa non fare e poi cosa fare e perché. Lo fa con fumetti simpatici che invogliano alla lettura e con esempi semplici esplicativi.
L’autrice pone a latere il suo know-how di Life Coach e confessa che, da madre, si sia trovata agli inizi impreparata, ecco perché ha approfondito gli studi con la Positive Discipline e lo Yale Parenting Method. In questo libro vuole aiutare i neo-genitori da 0 a 5 anni ad affrontare i grandi cambiamenti che un bambino porta con sé: aiutarli a conoscere e a gestire le sue emozioni, capire e comprendere perché il suo cervello è così diverso da quello degli adulti e adeguare comportamenti e parole di conseguenza.
I due autori mostrano una via rispettosa all’educazione, distinguono la differenza tra punizioni e la disciplina, insegnano a connettersi prima di educare e di scoprire sempre il perché emotivo e un insegnamento che accompagni la correzione. Per tutto il libro il concetto di disciplina è spiegato e mostrato con molti esempi a fumetti, semplici ed esplicativi.
Piero Ferrucci è un padre e uno psicologo alle prese con una nuova realtà: due figli piccoli da crescere. Da quando ci sono Emilio e Jonathan, la sua vita è cambiata: pochi momenti per sé, tutti gli altri scanditi da pannolini da cambiare e favole da raccontare. In questo «continuo terremoto» che è diventata la sua nuova esistenza, osserva se stesso e si sente cambiato. I figli, infatti, ci cambiano. In meglio – sostiene l’autore – se saremo in grado di avvicinarci alla loro chiave di lettura del mondo e, attraverso loro, comprendere meglio la vita e noi stessi. Questo è un libro per dire ai genitori che il loro impegno «non è solo una fatica ma anche un’avventura spirituale».
L’autore intende offrire indicazioni pratiche e utili ai genitori che desiderano insegnare a dormire ai propri figli. Il metodo presentato è stato sperimentato con più di tremila bambini con disturbi del sonno, e per quanto possa sembrare difficile e faticoso applicarlo, il successo è garantito.
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L'intento dell'autrice è quello di metterci in guardia dall'ipergenitorialità, un modello nato con i millennials americani e che si sta diffondendo anche in Europa generando ragazzi insicuri, ansiosi, dipendenti e impazienti. Nella prima parte del libro l'autrice ci parla dall'ipergenitorialità, mentre nella seconda parte si dedica all'undergenitorialità.
L'intento di Janet Lansbury è quello di mettersi alla pari di altri genitori. Ex attrice e modella, ha sempre desiderato essere mamma e poi si è trovata totalmente spiazzata. Solo dopo essersi formata con Magda Gerber, ha capito che prima si dà amore, attenzione e cura al bambino e poi – solo poi – ci si potrà permettere di lasciarlo giocare tranquillamente da solo, e si potrà tirare finalmente un sospiro di sollievo.