


G.R.O.W. in quarantena: prepararsi per la rinascita
Dunque voglio fare un piccolo video, un video breve insomma, un video molto pratico, ancora in questi giorni di quarantena, di isolamento, nei quali, oltre che guardarci un po' le serie televisive (che ogni tanto ci sta), fare un po' di esercizio fisico (che dovrebbe essere una delle nostre priorità, così da tornare poi forti ed energici ad una vita semi-normale)... Insomma quando tutto tornerà più o meno alla normalità...

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Voglio presentarti adesso uno dei classici strumenti della formazione, della crescita personale, del coaching che è l'acronimo GROW per organizzarsi un po' meglio nelle idee. Non è il classico esercizio solo per stabilire / settare un obiettivo, è un filo di più... Allora GROW questo acronimo attribuito a John Whitmore, nel quale la G sta per Goals, la R sta per Reality, Realtà. Quindi, Goals è obiettivi, Reality sta per la realtà, il quadro della realtà. O sta per opzione, options e la W sta per più o meno quello che viene insegnato quando si insegna a scrivere un testo, a parte il Why, che comunque dovrebbe essere una motivazione all'inizio, nello stabilire i propri Goals... La W vuole elencarci il Who, chi, il With whom, con chi, il What, che cosa, il Where e il When... Insomma sono quelle domande che iniziano con la W.
Perché è interessante questo strumento? E perché potrebbe essere interessante adesso in questa fase, dove siamo in questa nostra bolla (periodo Covid). Perché inizia proprio dall'obiettivo. Inizia dal punto finale, e poi man mano va a ritroso. Mi sembra molto molto utile, molto molto pratico.
Un po' come quando nelle visualizzazioni, che piace molto fare a me, si parte dall'idea, si parte dalla persona che voglio essere, si parte dall'idea di finale... E poi si va, mano a mano, a ritroso nella pratica. Parto dalla Big Picture però poi dopo vado nella pratica, altrimenti resta un bel sogno. Noi vogliamo invece trasformarlo in qualcosa di perseguibile. Allora Goals quindi. Una persona inizia dalla G, stabilisce il proprio obiettivo: "Vorrei fare questo", più o meno nella realtà, adesso non stiamo lì a guardare quanto è fattibile la cosa, ma insomma si parte dalla Big Picture poi dopo si va a ritroso.
Alla fine, dopo che hai stabilito la tua G, cioè i tuoi Goals, o il tuo Goal, il tuo obiettivo, vai a ritroso. "Ok, questo è l'obiettivo, ma la R, la realtà, che cos'è?" E quindi siamo già alla seconda lettera, la R la realtà: che cos'è? che cosa c'è? cosa posso sfruttare dalla realtà? cosa manca? cosa voglio integrare nelle mie capacità? cosa voglio? cosa voglio prendere / adottare dalle mie capacità? Non so la costanza in un ambiente, e attribuirla e allargarla ad un altro ambiente, e così via... Le convinzioni in un ambiente e metterle in una situazione e allargarle anche a un'altra situazione, così che la realtà poi dopo sia in funzione della prima lettera, cioè dell'obiettivo o degli obiettivi.
O sta per Opzioni: "Cosa posso fare? Cosa non posso fare?" Lì vado sempre più nel dettaglio, cosa è fattibile? E cosa mi piace? Quello che a me piace distinguere, quando faccio, quando invito a fare un percorso di coaching è identificare sempre ciò che è fattibile e piacevole allo stesso tempo. Cioè: posso e voglio farlo insieme? Perché, se posso e non voglio è inutile. Se voglio e non posso, è inutile. Le opzioni devono assolutamente rispondere a questi due prerequisiti.
Quindi, abbiamo visto la G, abbiamo visto la R, abbiamo visto la O, adesso sempre più nel concreto, non ci resta che rispondere alla W: chi, con chi, quando, dove, che cosa... Quindi, lì sempre più nello specifico, qualsiasi sia stato l'obiettivo, che sta bene nella realtà, che riesco a rendere parte della mia prossima realtà, del presente, del futuro, poi dopo, vado avanti ad analizzare le opzioni, e scegliere quelle fattibili e piacevole per me, e poi alla fine... Vado nel concreto, scrivo esattamente chi, con chi, cosa, quando, il come, il dove...
Queste sono tutte le classiche W degli articoli da giornale così che identificano una situazione ben chiara, e noi vogliamo farlo proprio con i nostri obiettivi. Ecco che questo strumento molto pratico, mi sembra - così - parte integrante di questa bolla, che ci poi ci permetterà di rinascere, di nascere come persone. Se non possiamo rinascere, non abbiamo il potere di rinascere come collettività, noi nella nostra azione di persona individuale, possiamo comunque contribuire alla collettività, facendo il meglio per quello che possiamo per noi. Ti saluto, un abbraccio, Ciao

In coaching con Debora »Il Percorso individuale di Business Coaching, include 5 ore (suddivisibili), scambio email illimitato, compiti mentali da eseguire, la Formazione Online “Strumenti di Coaching” per il manager che vuole relazionarsi meglio con collaboratori e team o per il coach che vuole supporto nel far “volare” il proprio stile di coaching. Debora Conti è autrice, formatrice, Trainer di PNL a livello internazionale e Coach professionista. È dottoressa in lingue e in psicologia e ha conseguito diversi master. Ha scritto vari libri di crescita personale tra cui alcuni best seller. Ha ideato specifici metodi di auto-aiuto e ama divulgare in modo semplice e pratico solo ciò che trova utile.
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Debora Conti è autrice, coach e speaker. Trainer di PNL riconosciuta a livello internazionale e Coach professionista dal 2005 in Italia.
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