Quali sono gli obiettivi di un genitore? Cosa vogliamo per i nostri figli? Ecco la domanda da un milione di dollari!
Gli obiettivi di un genitore devono essere meravigliosi, alti, motivanti... I miei per le mie figlie sono di vederle crescere emotivamente equilibrate, serene e responsabili.
Nel frattempo, parliamo di 8 spunti per individuare i più importanti obiettivi di un genitore:
1PRENDERSI CURA DI LORO
Sono state fatte delle ricerche che dimostrano che il vero "tempo di qualità" non è l'escursione della vita, la gita dell'anno, l'invito alla festa esclusiva... Proprio no, le cose importanti sono l'amore e la condivisione nella semplicità della quotidianità: colorare insieme un disegno, giocare al gioco dell'Oca in un insignificante pomeriggio di pioggia... Questa semplice condivisione del tempo accresce nel bambino la soddisfazione di uno dei due bisogni emotivi essenziali, quello di appartenenza. (Per i bisogni emotivi dei bambini ti rimando all'articolo "Appartenere e distinguersi: 1 dritta dalla positive discipline").
2FAR LORO SAPERE CHE LI AMIAMO
Certo, non solo con le parole e le frasi fatte. Proseguendo sullo stesso filo emotivo del primo punto, è bene fargli sapere che siamo lì (dedicando loro tempo e attenzione) e farl loro capire che li amiamo comunque. Anche se sbagliano, urlano, fanno un capriccetto o si dimenano sul pavimento indiavolati... Se loro capiscono questo nostor amore eterno e incondizionato, imparano a distinguere la loro identità di persone amate dai loro comportamenti: giusti, sbagliati, migliorabili.
3INSEGNAR LORO COSA E COME FARE
(che in Figli Felici chiamo "Shaping"). Lo facciamo sin da quando suggeriamo loro di dire "mamma" o "papà": mostriamo loro il labiale, ci facciamo sentire e li elogiamo per un suono anche vagamente simile al nostro suggerimento. Il fatto che lo facciamo con le parole, con la forchettina, con il bicchiere o il vasino non ci giustifica a lasciar andare il colpo. Il "mostrare" passo passo, cioè lo "shaping", funziona sempre e - anche se l'incantamento dei primi mesi cala- è bene che uno dei nostri obiettivi sia quelli di continuare su questa linea... anche se significa ripetere per 200 volte l'anno come spazzolarsi i dentini 🙂
4LASCIARLI SBAGLIARE Tra tutti gli obiettivi di un genitore questo potrebbe essere impegnativo perché rischiamo di avere latte versato, panni "piegati" a forma di palla e ginocchia sbucciate e un infarto mancato da parte nostra! Sbagliare è necessario per migliorare, quindi è nostro dovere lasciar loro il tempo di sbagliare per diventare indipendenti, nelle piccole cose e nella vita. Ai giardinetti vedo a volte nonne o mamme decisamente troppo apprensive: "Non salire da solo", "Non scendere da solo", "Non andare sull'erba", "Non toccare la terra"... Insomma, è giusto prevenire i pericoli ma isolarli da essi non sarà più possibile dopo ed è meglio che si abituino a sbagliare e giudicare.
5IMPARARE AD ASCOLTARE Sì, esatto, non loro noi... questo va da sé, eheh! Intendo, NOI ascoltare loro. Se ci sono paure, difficoltà emotive per qualsiasi ragione: in nuovi ambienti che frequenta, esperienze di crescita (come imparare ad andare in bici) e, naturalmente, dopo la scuola.
6IMPARARE A TACERE E ASTENERSI
Mi capita di vedere le mie figlie interagire ed è bellissimo vederle abbracciarsi dopo che si sono beccate. Oppure vederle che trovano compromessi per me impensabili per l'uso dello stesso gioco conteso. Ho imparato che è molto meglio astenersi dal correggere o intervenire e vedere come vanno le cose. Va da sé che dobbiamo intervenire se si tratta di sicurezza di uno dei due figli!
7SAPERE CHE SIN DA SUBITO SONO ESSERI DISTINTI DA NOI
Tanti anni fa incontrai una mamma, io ero ancora una ragazza molto lontana anche solo dall'idea di diventare un giorno mamma io stessa. Le chiesi com'è diventare mamma, e lei mi rispose molto serenamente che suo figlio non è "suo", è un essere "a sé" e distinto. La cosa migliore che lei poteva fare era restargli accanto e aiutarlo a crescere al meglio. Mi colpì talmente tanto che mi rimase impresso per sempre. Vedo genitori che, se il figlio cade, pretendono di decidere se il figlio deve o non piangere. Se incontra la zia lontana, sono loro che vogliono decidere se il figlio deve o no baciare la zia. Non possiamo scegliere le emozioni per loro, noi possiamo solo suggerire.
8ASPETTARE I LORO TEMPIDI APPRENDIMENTO.
Vengono al mondo e non sanno niente di niente. Devono imparare a distinguere il giorno dalla notte, e questa è la prova più difficile per i neo-genitori insonni e stanchi. Poi, devono imparare migliaia di cose: il viso di mamma e papà, come si sta seduti, come ci si rotola, le varie routine, scendere da uno scivolo, tirare una palla, le varie routine e mille altre cose a ogni fase di crescita. I genitori diventano pazienti di default, alcuni ci riescono meglio di altri ma imparano a rallentare e aspettare inevitabilmente. Chi non ci riesce rischia di arrabbiarsi veramente troppo spesso.
Articoli più visti
Ecco i 9 articoli più visti del blog di Debora Conti nella categoria "Figli Felici". Debora Conti è autrice, formatrice, Trainer di PNL riconosciuta a livello internazionale e Coach professionista dal 2006 in Italia.
In coaching con Debora » Il Percorso individuale di Figli Felici, include 3 ore (suddivisibili), scambio email illimitato, compiti mentali da eseguire, la Formazione Online “Figli Felici” e vuole aiutare il/i genitore/i a relazionarsi meglio con i figli per guidarli a livello comportamentale, nella gestione ed esplorazione delle emozioni, nel relazionarsi in famiglia e fuori. Debora Conti è autrice, formatrice, Trainer di PNL a livello internazionale e Coach professionista. È dottoressa in lingue e in psicologia e ha conseguito diversi master. Ha scritto vari libri di crescita personale tra cui alcuni best seller. Ha ideato specifici metodi di auto-aiuto e ama divulgare in modo semplice e pratico solo ciò che trova utile. In coaching con Debora » Il Percorso individuale di Figli Felici, include 3 ore (suddivisibili), scambio email illimitato, compiti mentali da eseguire, la Formazione Online “Figli Felici” e vuole aiutare il/i genitore/i a relazionarsi meglio con i figli per guidarli a livello comportamentale, nella gestione ed esplorazione delle emozioni, nel relazionarsi in famiglia e fuori. Scopri i riassunti di libri di crescita personale, consigliati da Debora, concetti chiave di comunicazione e psicologia online, consigli utili per la relazione di coppia, guide best seller per la genitorialità e riassunti online sullo sviluppo personale che sono stati aggiunti in Disiato.com nella categoria Genitorialità! Paola Santagostino, Come crescere un bambino sicuro di sé, Edizioni Red
Anna Oliverio Ferraris, Piccoli bulli e cyberbulli crescono, Bur
Asha Phillips, I no che aiutano a crescere, Feltrinelli, trad. L. Cornalba
Anna Oliverio Ferraris, Sopravvivere con un adolescente in casa, Bur
T. Berry Brazelton e Joshua D. Sparrow, Il tuo bambino e… la disciplina, Raffaello Cortina Editore, trad. C. Marchetti
Lucia Rizzi, Fate Famiglia! Regole e consigli per prevenire i conflitti, sciogliere tensioni e vivere felici insieme, Bur
Scopri i riassunti di libri di crescita personale, consigliati da Debora, concetti chiave di comunicazione e psicologia online, consigli utili per la relazione di coppia, guide best seller per la genitorialità e riassunti online sullo sviluppo personale che sono stati aggiunti in Disiato.com nella categoria Genitorialità! Anna Oliverio Ferraris, Piccoli bulli e cyberbulli crescono, Bur
Mel Levine, I bambini non sono pigri, Mondadori, trad. A. Biavasco – V. Guani
Jessica Alexander, Iben Sandahl, Il metodo danese per crescere bambini felici ed essere genitori sereni, Newton, trad. F. Gianotti Tabarin
Alan Kazdin, Il figlio ribelle, DeAgostini, trad. I. Spreafico
Scopri i riassunti di libri di crescita personale, consigliati da Debora, concetti chiave di comunicazione e psicologia online, consigli utili per la relazione di coppia, guide best seller per la genitorialità e riassunti online sullo sviluppo personale che sono stati aggiunti in Disiato.com nella categoria Genitorialità! Nan Coosemans, Quello che i ragazzi non dicono, Sperling e Kupfer
Steve Biddulph, Il segreto dei bambini felici, TEA, trad. A. Zabini
Debora Conti, Il linguaggio emotivo dei bambini, Sperling e Kupfer
Michele De Santis, PNL per genitori, Area 51 Publishing
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L’autrice intende fornire spiegazioni sul valore dell’educazione nell’infanzia come base per la costruzione di una personalità sicura e di una buona autostima. Descrive e fornisce consigli su quali comportamenti e modi di rivolgersi ai bambini contribuiscano alla costruzione di una immagine di sé positiva.
L’intento dell’autrice è fornire indicazioni generali sull’origine e le cause del bullismo, analizzando le dinamiche individuali e di gruppo, le reazioni e i sentimenti di aggressori e vittime nonché le trappole online, gli interventi e le misure di prevenzione. L’autrice propone anche delle soluzioni alla frequente diffusione del cyberbullismo, una nuova forma di persecuzione che si manifesta sul web.
L'autrice si chiede perchè sia così difficile dire no e porre dei limiti quando ci relazioniamo con i bambini. La difficoltà può essere legata al nostro vissuto, alla situazione del momento e a mille altri fattori che possono condizionarci. Attraverso episodi di vita vissuta, l'autrice vuole dimostrare che, in una prospettiva a lungo termine, quel "no" che tanto ci costa si rivela utile e di stimolo verso lo sviluppo delle capacità e potenzialità dei nostri bambini.
L’intento è quello di preparare i genitori all’adolescenza. L’autrice tocca tematiche importanti e difficili come la sessualità, l’uso di droghe, la percezione del corpo che cambia, l’accettazione e l’aggressività dei figli da interpretare nel modo giusto.
L'intento degli autori è quello di mostrare una facile via per adottare la disciplina sin dai primi mesi di nascita dei nostri figli. Grazie all'introduzione della disciplina come guida naturale del neonato che sperimenta il mondo attorno a sé, la disciplina diventa uno strumento presto compreso e presto adottato dal bambino stesso.
L’intento di questo libro è quello di aiutare i genitori nella gestione delle dinamiche familiari attraverso una serie di regole, consigli ed esercizi pratici, che trasformino «la vita domestica in una palestra dove allenare una squadra vincente».
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Grazie alle storie di Russell, Clint e altri bambini, Mel Levine ci dimostra come sia importante diagnosticare le diversità, presentarle ai bambini così che possano imparare a studiare nel loro modo giusto. Parliamone con loro, presentiamo loro tutte le loro virtù e accompagniamoli passo passo a prendersi cura delle proprie performance scolastiche.
L’intento di Jessica, mamma americana trapiantata in Danimarca e sposata a un danese, e di Iben, psicoterapeuta danese, è quello di presentare in modo semplice e concreto un metodo accessibile, armonioso e solidale di vivere, nel rispetto reciproco e ricercando sempre quella essenziale intimità famigliare hygge.
L’autore presenta il suo metodo e cura l’aspetto scientifico di ciò che propone ai genitori. Insiste sull’illogicità di certe punizioni e propone semplici metodi pratici per promuovere la giusta condotta. Perché, dice, partendo dalla giusta condotta i rapporti si risanano e gli equilibri in famiglia ritornano.
In questo libro l’autrice si rivolge ai genitori con tante lettere scritte da adolescenti con i quali è entrata in contatto. L’intento è proprio quello di dare voce ai ragazzi che a volte non vengono ascoltati, a volte capiti o interpellati. Nan Coosemans aiuta il genitore a capire meglio e ad agire con suggerimenti mirati.
Questo libro è stato letto da migliaia di genitori e tradotto in diverse lingue. L’autore vuole accompagnare i lettori genitori in modo molto pratico e chiaro su come gestire l’educazione dei figli nei vari aspetti: mostra cosa non fare e poi cosa fare e perché. Lo fa con fumetti simpatici che invogliano alla lettura e con esempi semplici esplicativi.
L’autrice pone a latere il suo know-how di Life Coach e confessa che, da madre, si sia trovata agli inizi impreparata, ecco perché ha approfondito gli studi con la Positive Discipline e lo Yale Parenting Method. In questo libro vuole aiutare i neo-genitori da 0 a 5 anni ad affrontare i grandi cambiamenti che un bambino porta con sé: aiutarli a conoscere e a gestire le sue emozioni, capire e comprendere perché il suo cervello è così diverso da quello degli adulti e adeguare comportamenti e parole di conseguenza.
Con questo libro l’autore intende fornire ai genitori nuovi spunti per un approccio alla comunicazione quotidiana tra genitori e figli basata sull’utilizzo di efficaci tecniche di Programmazione Neurolinguistica.
Comments 2
grazie per quanto ho letto sopra.
Sono una mamma che lavora a tempo pieno e ho due figli che stanno crescendo “quasi da soli”…mi sento in colpa per il poco tempo che riesco loro a dedicare.
vorrei condividere maggiore tempo con loro ed incoraggiarli a non avere paura della vita…che soprattutto in questo momento, sembra molto dura anche a me
Author
Ciao Teresa,
anche se sei poco presente e per ora non ne puoi fare a meno, approfitta al massimo del tempo insieme, la sera o nei w-e per far sapere che il clima in casa è sereno, che voi ci siete, che l’amore regna in casa e sarà un aiuto enorme.
Debora